Impresa: dritto nel registro delle imprese

Il significato di fare impresa e come se ne crea una

Creatività, intraprendenza e spirito d’iniziativa le parole chiave per costruire il proprio futuro. Vengono espressi pensieri e idee su come creare la propria impresa individuale, gestire un reddito in funzione delle proprie esigenze. Vengono analizzati i diversi settori produttivi dal commercio all’agricoltura. Viene fatta chiarezza su vari concetti legati al mondo del business, a partire dalla camera di commercio, fino alla descrizione della Partita Iva.

Cosa significa fare impresa? Come si fa?

Secondo il codice civile italiano occorre fare una distinzione tra impresa, azienda e ditta.

  • L’impresa è un’attività organizzata con lo scopo di produrre beni o servizi per gli utenti.
  • L’azienda è lo strumento con cui si esercita l’impresa, considerando strutture, processi e risorse.
  • La ditta è il nome commerciale dell’impresa.

Il fattore determinante per un’impresa di successo è lo scopo ed i processi utilizzati per il raggiungimento dell’obiettivo desiderato. Sono molti gli ambiti di lavoro al quale un impresario può accingersi. Può costituire un impresa agricola, un’impresa edile, un’impresa artigiana, ma le logiche che stanno alla base di tutto sono le stesse.

Dall’impresa individuale alle società cooperative

Molte sono le tipologie d’impresa al quale ci si può riferire.

  • L’impresa individuale.

Il patrimonio dell’impresa individuale è pari ai beni dell’imprenditore stesso. Essendo infatti una persona fisica che non possiede un patrimonio imprenditoriale, in caso di fallimento, l’imprenditore stesso fallisce.

  • Le società di persone.

Non si parla più di persona fisica, ma di persona giuridica. Il patrimonio societario è in comune tra soci e impresa, per cui i creditori potrebbero rivelarsi su entrambi.

  1. Si può costituire una società semplice, per la gestione di un’attività.
  2. Una società in nome collettivo in cui tutti i soci sono responsabili in egual misura a livello patrimoniale.
  3. Una società in accomandata semplice, in cui rispondono con i loro beni i soci accomandatari, amministrando la società. I soci accomandanti invece non hanno alcun tipo di rischio nel fare impresa.
  • Le società di capitali.

Il patrimonio dei soci e quello della società è diviso. In caso di fallimento, i beni personali dei soci non verranno intaccati.

  • Le società cooperative.

Sono una tipologia particolare d’impresa in cui le metodologie variano a seconda dello scopo che desiderano raggiungere.

Dare forma al proprio lavoro con il registro delle imprese

Per rendere valida a livello legale un’impresa, occorre fare l’iscrizione al registro delle imprese. Tutti quelli che esercitano un attività economica, hanno l’obbligo di iscrizione. Solo le libere professioni come copywriter, blogger, giornalista, addetto stampa sono esenti da iscrizione.

Questo registro certifica i dati costitutivi dell’impresa stessa. Questo registro è tenuto dalle camere di commercio. Questo ente è una fonte di aggregazione delle imprese in un determinato territorio, per tutelare i loro interessi. L’ambito territoriale di riferimento e numero di imprese può variare notevolmente. Si può partire da una città e raggiungere uno stato come iniziare con poche decine di imprese fino a centinaia di migliaia.

Il documento emanato dal registro delle imprese che offre tutte le informazioni su qualsiasi impresa iscritta è la visura camerale. Ha una valenza differente in Italia e all’estero. Racchiude comunque tutte le informazioni legali ed economiche, ma anche dati anagrafici, codice fiscale ed altre info. Se si vuole ottenere una visura si può consultare il sito www.registroimprese.it oppure recarsi fisicamente in camera di commercio.